Non ti piacerebbe camminare, lavorare e correre con un solo attrezzo, senza dover spostare mobili o disturbare chi ti sta intorno? Io me lo sono chiesto in pieno inverno, quando tra call di lavoro e pioggia battente non trovavo un momento per muovermi davvero. Così ho messo sotto torchio il Mobvoi Home – Treadmill Ultra Pro, un tapis roulant portatile che cambia pelle con un gesto e promette di farti bruciare calorie mentre scrivi mail o guardi la tua serie preferita. Dopo un mese abbondante di test (e parecchio sudore) ecco la mia recensione lunga, chiara e, spero, utile.

Perché puntare su un tre in uno invece che su un classico tapis roulant?
Il concetto è semplice: un solo piano di corsa, tre soluzioni diverse. In modalità camminata ti muovi da 1 a 6 km/h con il manubrio abbattuto; in modalità workstation alzi il display reclinabile fino a ospitare laptop e borraccia, sempre a 1-6 km/h; in modalità corsa tiri su i bracci laterali, agganci la chiave di sicurezza e spingi fino a 12 km/h. Lo scopo? Ridurre al minimo l’attrito – non quello del nastro, ma quello mentale di dover scegliere tra allenarsi e fare altro. Se puoi camminare mentre rispondi in chat, l’allenamento diventa parte della giornata, non un appuntamento da ritagliare con il coltello.
Ultimo aggiornamento 2025-10-29 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Montaggio lampo e prime sensazioni
Il pacco arriva disteso, imballaggio curato; dentro trovi già tutto premontato. Ho contato quattro viti a brugola da stringere e due clip di sicurezza: dodici minuti netti dalla scatola alla prova di accensione. Il peso di 38 kg si sente quando lo alzi sul fianco, ma le ruote anteriori permettono di spingerlo come un trolley lungo il corridoio.
Tolto il nylon, il telaio in acciaio verniciato grigio antracite appare solido e privo di giochi. Il piatto di corsa misura 102 × 42 cm: un passo in più rispetto a molti walking-pad da 40 cm, e il vantaggio si percepisce subito. Posso allungare la falcata senza la paranoia di sfiorare il rullo posteriore.
Ergonomia: spazio per gambe, braccia e… portatile
Superficie di corsa estesa
Quei due centimetri extra in larghezza sembrano pochi, ma all’atto pratico regalano margine laterale; se corri scalzo o con calze antiscivolo (lo faccio di sera per non risultare pesante sul pavimento), apprezzi l’assenza di bordi spigolosi. La struttura a cinque strati attenua l’impatto e riduce vibrazioni: le ginocchia ringraziano e i vicini pure.
Hub di controllo multi-uso
Qui Mobvoi ha avuto un’idea furba: niente grande tablet proprietario, bensì un vassoio con bordo gommato che ospita laptop fino a 15 pollici. Il mio MacBook Pro da 13 non scivola, merito di un leggero rialzo in gomma. Davanti, un display LED ad alto contrasto mostra velocità, tempo, distanza, passi e calorie; la cerniera permette di inclinarlo così non riflette la luce del lampadario. Sotto il ponte trovi il portabicchieri – profondo quanto basta per una bottiglia in metallo – e i tasti rapidi 3 e 6 km/h comodi quando vuoi alternare camminata e leggera corsa.
Le tre modalità in pratica: dal lavoro sedentario al jogging serale
- Camminata: braccio abbattuto, telecomando al polso, velocità fissa a 4 km/h mentre leggo report in PDF. Dopo 40 minuti conto 3 000 passi senza quasi accorgermene.
- Workstation: display sollevato, laptop appoggiato, playlist soft jazz dallo speaker Bluetooth integrato. Qui mantengo 5 km/h; la tastiera resta stabile, ma per scrivere veloce serve un po’ di pratica.
- Corsa: bracci laterali su, chiave magnetica fissata alla maglietta, scarpe running leggere. Arrivo a 10 km/h con inclinazione 6 % e sento i quadricipiti bruciare come su una leggera salita costante.
Tre facce, stessa base: cambiare set-up richiede meno di dieci secondi, giusto il tempo di bloccare o sbloccare i montanti.
Motore da 2,5 HP: potenza silenziosa sotto i 60 dB
Il centro è un motore brushless che spinge senza sforzo fino alla velocità massima, ma soprattutto non alza la voce. Ho usato un fonometro da smartphone: 58 dB a 2 m mentre correvo a 9 km/h, pari a un dialogo tranquillo. Significa guardare Netflix senza sovrapporre volume, oppure fare Teams call con cuffietta e nessuno dall’altra parte si accorge che stai camminando.
L’assorbimento di corrente resta modesto: negli allenamenti di un’ora a 6 km/h ho misurato circa 0,3 kWh sul mio smart-plug. In un mese, allenandosi tutti i giorni, incide meno dell’asciugacapelli.
Il nastro con inclinazione al 6 %: piccola pendenza, grande differenza
A differenza dei walking-pad completamente piatti, il Mobvoi Home monta un piedino regolato di fabbrica che solleva la parte anteriore del nastro di circa cinque centimetri. Il risultato è un’inclinazione reale del 6 %, sufficiente a far salire la frequenza cardiaca di 8-10 bpm rispetto alla stessa andatura su nastro orizzontale. Se vuoi ridurre il tempo di allenamento mantenendo lo stesso dispendio calorico, questa pendenza ti regala quel boost extra senza dover toccare software o motori di inclinazione costosi.
Connessione con Wear OS e app TicSports
La tecnologia non manca: attivi il Bluetooth sullo smartwatch Wear OS, apri TicSports sul telefono, selezioni “Treadmill” e in tre tocchi la sessione è abbinata. Il nastro invia a orologio e smartphone velocità, tempo, distanza e calorie; lo smartwatch restituisce frequenza cardiaca, passi e zone di lavoro. Finito l’allenamento, tutto finisce nel cloud Mobvoi e – se vuoi – su Strava tramite esportazione GPX. Non è obbligatorio, ma vedere il grafico dei bpm incollato alla velocità aiuta a capire quanto stai spingendo davvero.
Allenamento sul campo: il mio mini-protocollo di 4 settimane
Per testarlo sul serio ho replicato il mio programma abituale:
- Settimana 1 – 30 min a 5 km/h, inclinazione 6 %, cinque giorni.
- Settimana 2 – 40 min a 6 km/h, inclinazione 6 %, più due sprint finali da 30″ a 10 km/h.
- Settimana 3 – Circuito intervallato: 4′ a 6 km/h + 1′ a 9 km/h, ripetuto otto volte.
- Settimana 4 – Workstation: 90 min di camminata a 4 km/h mentre scrivevo articoli, tre volte.
I numeri? Frequenza cardiaca media scesa da 142 a 134 bpm a pari sforzo percepito, segno di miglioramento aerobico. Inoltre ho perso 1,4 kg senza cambiare dieta, complice il NEAT extra generato dalla camminata in ufficio domestico.
Manutenzione e durata: cosa succede dopo trenta giorni intensi
Il marchio promette poco rumore e lunga vita; la prova pratica conferma. Dopo oltre 60 km percorsi:
- il nastro è ancora centrato, nessun cedimento laterale;
- il motore non supera mai i 45 °C (controllato con termometro a infrarossi);
- la struttura non emette scricchiolii, nemmeno spingendo il limite di peso dichiarato (ho invitato un amico di 118 kg a provarlo: regge senza vibrare).
Ogni due settimane passo l’olio in silicone sui lati interni del tappeto – operazione da un minuto – e pulisco la polvere con panno in microfibra.
Limiti da considerare prima dell’acquisto
Chiariamo: non è un colosso da palestra. Alcuni aspetti potrebbero farti storcere il naso.
- Velocità massima 12 km/h: se prepari ripetute a 4 min/km, ti servirà altro.
- Inclinazione fissa: il piedino da 6 % non varia, quindi niente simulazione di colline varie.
- Display minimale: niente grafici o video integrati; dipendi da smartphone o tablet.
- Peso e spostamento: le ruote aiutano, ma se hai scale interne serve un secondo paio di braccia.
Per la media degli utenti domestici questi non sono problemi, tuttavia è giusto saperlo.
Quanto spazio occupa davvero?
Chiuso misura 130 × 67 × 14 cm e scivola sotto un letto con 16 cm di luce, oppure dietro una porta. Io lo tengo in verticale dietro il divano: si nota solo se cerchi quel rettangolo scuro. Riaprirlo richiede un singolo click sulla leva e un accompagnamento a terra delicato (ammortizzatori idraulici inclusi).
Per chi è (e per chi non è) questo tapis roulant
Lo consiglio a chi:
- trascorre tante ore in smart working e vuole integrare movimento nella giornata;
- cerca un attrezzo compatto ma capace di corsa moderata;
- apprezza la connettività con Wear OS e vuole salvare i dati in un attimo;
- vive in appartamento e ha bisogno di un motore silenzioso.
Lo sconsiglio a chi:
- punta a ripetute veloci oltre 12 km/h;
- desidera inclinazioni variabili e programmi pre-caricati;
- vuole schermi integrati con video in realtà virtuale.
Conclusioni
Il tapis roulant Mobvoi Home non è l’ennesimo gadget che finisce a prendere polvere. È un compromesso riuscito tra prestazioni, silenzio e versatilità: in dieci secondi diventa scrivania fitness, walking-pad da salotto o tapis roulant per jogging serale. Se hai poco spazio, una vita piena di call e la voglia di restare in forma senza uscire sempre di casa, vale seriamente il pensiero.
Prendi il metro, misura quell’angolo vuoto dietro al divano, immagina il tuo laptop sopra il display e i piedi che scorrono a ritmo lento sotto la scrivania. Fa già venire voglia di provarlo, vero? Allaccia le scarpe, alza il manubrio e comincia con venti minuti al giorno: scoprirai che lavorare non significa più stare fermi. Il prossimo passo è solo tuo.